A proposito della serata informativa sui richiedenti asilo

Venerdì 17 marzo h 20:45, Arquata Scrivia – Teatro della Juta
a cura di Luisa Montecucco

A proposito della Serata informativa sui Progetti di Accoglienza dei Richiedenti Asilo

L’Associazione Arquata Bene Comune si è costituita – dopo un percorso di messa a punto di obiettivi e di scambio di conoscenze – come espressione di interesse attivo nei confronti di esigenze, finalità, problemi, avvertiti come importanti per Arquata e per i suoi abitanti. Un tema recente riguarda la presenza di migranti da paesi extraeuropei – in particolare da nazioni africane – che hanno raggiunto dopo lunghi e pericolosi viaggi per terra e per mare le coste del sud dell’Italia con l’aiuto del soccorso in mare.
Considerato il numero degli arrivi e la previsione per il prossimo futuro, il problema dell’accoglienza riguarda un numero sempre maggiore di Comuni italiani, inclusa Arquata, che al momento accoglie 36 migranti soprattutto da Nigeria, Mali, Guinea, Senegal, Costa d’avorio. Per essi sono stati predisposti alloggi (in vico Debenedetti e in via Interiore) ed è iniziato – e ancora in corso – l’insegnamento della lingua italiana: gli insegnanti, che oltre all’italiano si impegnano ad introdurre al modo di vita in Italia, sono Alessandra Ferrari e Gianni Dibenedetto, che da anni collabora come volontario con il C.P.I.A. (Centro Provinciale Istruzione Adulti) ed è attivo anche in altre organizzazioni di volontariato. Con il Comune di Arquata, che mette a disposizione le attrezzature e i locali necessari, è stato iniziato il progetto Petrarca per la formazione civico-linguistica dei cittadini provenienti da nazioni extra-europee. Alcuni dei migranti frequentano volontariamente anche tali lezioni.
La conoscenza diretta dei migranti da parte dei cittadini arquatesi è avvenuta soprattutto con il pranzo – il 27 novembre scorso – a cura di volontari dell’Azione Cattolica e di ABC nei locali dell’Oratorio in via Roma, con la presenza del Parroco, del Sindaco e dell’Assessore Nicoletta Cucinella. La comunicazione è stata più facile di quanto ci si poteva aspettare, non solo per la mediazione linguistica offerta da alcuni partecipanti, ma soprattutto per il clima di curiosità benevola e di disponibilità festosa a chiedere e ad ascoltare.
Tuttavia molte informazioni utili a comprendere la situazione non sono note a tutti, mentre è di grande importanza – e nell’interesse generale – diffonderle e spiegarle. Con questo scopo, ABC ha organizzato per lo scorso 17 marzo una serata informativa sui Progetti di Accoglienza dei Richiedenti Asilo, invitando relatori esperti sul tema: Ahmed Osman, mediatore culturale; Claudio Amerio, della Cooperativa Crescere insieme; Mara Alacqua, presidente APS Cambalache; Paola Sultana, referente legale di Libera Associazione nomi e numeri contro le mafie.
La preparazione dell’evento ha coinvolto in vario modo gli appartenenti ad ABC, che si sono impegnati nella preparazione della sala, delle attrezzature necessarie sul palco, delle luci e dell’audio, anche improvvisando competenze con l’aiuto della buona volontà. L’impegno e la coordinazione di tutti ha sollecitato riflessioni su come nasce e cresce il lavoro comune a beneficio di uno scopo condiviso e nello stesso tempo con arricchimento di ciascuno.
Certo non è un percorso breve, spesso non è nemmeno facile che si formi un gruppo attivo a partire da personalità diverse con visioni a volte contrastanti. Eppure, quando la presidentessa Orietta Venturi ha introdotto la serata spiegando come e perché e da chi era stata voluta e curata, tutto mi è sembrato semplice e lineare, in direzione di uno scopo chiaro e condiviso. Quando diversi mesi fa (un anno o più?) Diego Sabbi ha iniziato gli incontri su diversi argomenti tra persone che in parte non si conoscevano, in parte si rendevano conto di avere idee diverse, in parte si entusiasmavano alla discussione, davvero era difficile immaginare dove ci saremmo diretti e perchè. Eppure il percorso c’è stato e continua, un po’ per merito di alcuni più “illuminati” e un po’ perché in fondo gli esseri umani amano stare insieme, confrontarsi e collaborare, si affezionano alle idee, anche ad alcune non proprio condivise, camminano volentieri in compagnia e ancor più se intravedono uno scopo, una meta, per cui vale la pena di muoversi.

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