09. Turismo e Commercio

SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DEL TURISMO
(Allegato n. 14 del “nuovo” DLgs n. 118/2011)

Per tracciare un quadro sommario delle attività commerciali arquatesi facciamo riferimento ai dati che la Camera di commercio di Alessandria ci ha gentilmente fornito. Abbiamo a disposizione, per il periodo 2009 – 2015, il totale delle imprese iscritte al registro suddivise per codice di attività, ed il numero di iscrizioni e cessazioni al registro imprese diviso per anno. La composizione, nel 2015, delle imprese presenti nell’intero territorio del comune di Arquata Scrivia è qui elencata in ordine decrescente, rispettando la classificazione ufficiale:

28% commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli;
17% costruzioni;
11% attività manifatturiere;
9% attività dei servizi di alloggio e di ristorazione;
6% agricoltura, silvicoltura, pesca;
5% imprese non classificate (imprese prive del “codice di importanza”, identificativo della prevalenza di un’attività rispetto ad un’altra);
4,50% altre attività di servizi;
4,50% attività immobiliari;
4% Attività professionali, scientifiche e tecniche;
3% trasporto e magazzinaggio;
3% noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese;
2% servizi di informazione e comunicazione;
1,50% attività finanziarie e assicurative;
1% attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento;
0,20% istruzione.

La percentuale alta del settore edilizio rispecchia il quadro delle attività costruttive su cui si è puntato negli ultimi anni (tuttavia in lieve calo, partendo da un 20% sul totale registrato nel 2009). Meritano attenzione le basse percentuali delle voci di attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento, istruzione ed agricoltura (insieme si attestano sul 7,20% delle attività commerciali del paese e sono anch’esse in declino, partendo da un 8% del 2009). Le iscrizioni al registro delle imprese oscillano, nei 7 anni presi in esame, su una media di 34 nuovi esercizi all’anno, praticamente identica a quella delle cessazioni: 33. Il computo delle cessazioni dal registro delle imprese è calcolato al netto delle cancellazioni d’ufficio (a partire dal 2005, in applicazione del DPR n. 247 del 23/07/2004 e successiva circolare n. 3585/C del Ministero delle Attività Produttive, le Camere di commercio possono procedere alla cancellazione d’ufficio dal Registro delle imprese di aziende non più operative da almeno tre anni).
Sempre osservando il periodo 2009 – 2015, non si registrano variazioni di rilievo nel totale imprese: 488 unità nel 2009, 492 nel 2015. La media nel periodo è di 487 unità. L’anno di maggiore vivacità è il 2013, con 39 registrazioni a fronte di 24 cessazioni. Sono state incluse nell’analisi le quattro frazioni e le località del Comune. E’ chiaro che i dati elencati non riguardano la sola area centrale del paese di Arquata. Restringendo ad essa il campo, riassumiamo che le attività arquatesi si svolgono tradizionalmente intorno al suo asse principale, rappresentato dalla via Libarna. L’espansione edilizia dell’ultimo decennio ha agevolato la costruzione di numerose palazzine e villette tra la ferrovia e via Roma. Verso questa arteria si sta assistendo al progressivo scivolamento del baricentro del paese, si registra infatti la tendenza a spostare in quella direzione il fulcro della vita commerciale. Il supermercato ed alcuni esercizi, attivi nell’area prima occupata dalla fornace, ne costituiscono già un esempio.

Azioni locali pensando al territorio

Per cercare di ridurre lo squilibrio appena osservato, in cui le attività artistiche, sportive, di intrattenimento, l’istruzione e l’agricoltura rivestono un ruolo così limitato, dobbiamo prima chiarire come vorremmo vedere il nostro paese. Semplicemente lo vorremmo pulito, sicuro, vivo ed accogliente. Inoltre non vorremmo che Arquata assumesse le sembianze di un paese svuotato durante il giorno vista l’assenza dei tanti pendolari che quotidianamente lavorano fuori.
Desideriamo che il cittadino arquatese sia il primo fruitore della sua vitalità ed accoglienza e possa vivere e far crescere i propri figli in un ambiente sano e dinamico.
Per raggiungere questi obiettivi si deve necessariamente puntare sulla riqualificazione dell’ambiente, sul rilancio delle attività commerciali, e sull’apertura ad iniziative turistiche, al fine di garantire posti di lavoro in loco e di rivitalizzare il paese. Pertanto, abbiamo intenzione di:
Rafforzare e tutelare la presenza sul territorio di negozi e botteghe di piccole dimensioni capaci di creare e mantenere un tessuto vitale nel contesto urbano. Promuovere una serie di eventi a carattere continuativo (mercatini, raduni, sagre) in cui si vada incontro al visitatore e lo si coinvolga dall’arrivo alla partenza, offrendogli un’immagine accogliente del paese. Ogni evento con
afflusso in paese di visitatori è da considerarsi, in quest’ottica, prezioso veicolo di benefici per gli esercizi commerciali presenti sul territorio; allacciare rapporti con fondazioni, istituti, enti, comunità, allo scopo sia di promuovere nuove iniziative, sia di unirsi ad altre già sponsorizzate da altri comuni, e di inserirsi in una rete di piccolo turismo locale; valorizzare la collocazione strategica di Arquata come punto di ingresso verso le Valli, rendendo capillare l’offerta di informazioni sul territorio (rete informativa leggera, in collaborazione con gli operatori commerciali)
Estendere l’idea tradizionale di turismo, rendendolo disponibile e responsabile.

Cosa può fare da subito il Comune?

Il concetto di turismo può essere genericamente riassunto facendo riferimento a diverse propensioni, individuali e soggettive. Si viaggia per un bisogno di cultura, oppure di riposo, per divertirsi o per scoprire sapori e vini del territorio, o ancora più semplicemente per il gusto di muoversi su un mezzo di trasporto.
Il turismo disponibile e responsabile, come lo abbiamo definito sopra, vuole essere un’occasione di aggregazione sociale e di volontariato, mirato alla salvaguardia ed al rispetto dell’ambiente. Siamo infatti certi che solo partendo dalla sua riqualificazione si possano sviluppare progetti seri di rilancio del nostro territorio.
Proponiamo quindi iniziative pubbliche (anche in collaborazione o con il sostegno di Legambiente, Green Peace, Libera) di pulizia dei nostri boschi e dei suoi sentieri, del greto dello Scrivia, delle aree deturpate dai rifiuti ai lati dell’autostrada, nei territori di Varinella e Vocemola, di Arquata e delle frazioni e località. L’obiettivo di questo tipo di iniziativa deve essere principalmente
educativo, deve trasmettere il concetto di ambiente come bene comune.
Un riflesso ulteriormente funzionale legato a questa attività sarebbe il controllo più diretto del territorio attraverso una presenza attiva, necessaria per prevenire futuri dissesti e per monitorare interventi spregiudicati.
Pulire ed ampliare i sentieri dei boschi diventerebbe anche un’occasione da sfruttare per garantire vie di comunicazioni cui far riferimento in situazioni di emergenza: basti per tutti il caso dell’isolamento di Vocemola durante i lavori per il ponte, quando era raggiungibile solo attraverso l’autostrada, e la conseguente necessità di pulizia del sentiero che la collega a Varinella, oggi in
stato di abbandono e degrado.
L’area arquatese non rientra in un circuito turistico già “collaudato”, né dal punto di vista enogastronomico, né artistico o culturale. Esiste tuttavia un notevole potenziale nel suo comprensorio, rappresentato da:
Arte e cultura: sito archeologico di Libarna in primis, centri storici di Arquata, Gavi (con il Forte), castello in Pietra di Vobbia;
Natura: itinerari e sentieri già tracciati nelle circostanti valli Borbera, Spinti, Sisola, Vobbia, Lemme, sul monte Tobbio e Capanne di Marcarolo, nel parco naturale dell’Antola;
Enogastronomia: vini del Gavi, numerosi prodotti e piatti della tradizione locale.

Percorsi di sviluppo possibili – obiettivi

Incentivazione del Centro Commerciale Naturale rappresentato dalle attività commerciali arquatesi, attraverso un’efficace gestione ed effettiva coesione di tutti gli operatori del settore.
Progettazione della Dispensa Itinerante, ovvero di negozio di prossimità semi ambulante nelle frazioni, in giornate alterne, con possibilità di prenotazione settimanale di prodotti deperibili e disponibilità quotidiana di prodotti scelti da un elenco condiviso.
Valorizzare il consumo di prodotti e piatti della tradizione, sempre più a rischio di essere dimenticati, e favorire un’iniziativa completa, capace di:

  • Rrecuperare le vecchie ricette, raccoglierle e codificarle con il loro nome originario in dialetto, insegnarle attraverso workshop creativi;
  • Diffondere i prodotti e proporli in negozi di alimentari e ristoranti che investano sul binomio tradizione – territorio;
  • Organizzare sagre estive, i cui temi siano cucina di qualità e tradizionale.

Valorizzare e recuperare il patrimonio rappresentato da mestieri artigiani (impagliatori, ceramisti, artigiani del legno e del ferro). Anche in questo caso, lo scopo sarebbe:

  • Insegnare ai giovani un mestiere, attraverso le medesime modalità viste sopra per la cucina (percorsi formativi, workshop creativi, affiancamento con artigiani, apprendistato);
  • Offrire possibilità di impiego;
  • Immettere in commercio i prodotti attraverso punti vendita, mercati e laboratori.

Favorire la nascita di una cooperativa, che commercializzi prodotti agricoli e vinicoli, allo scopo di:

  • Incentivare la piccola agricoltura del comprensorio;
  • Diffondere prodotti locali di eccellenza, attraverso il canale di punti vendita di alimentari e mercati settimanali;
  • Offrire possibilità di impiego;
  • Gestire un orto comunale, a scopi didattici, come è stato proposto durante l’incontro pubblico di Arquata dello scorso 15 aprile.

Rendere la Casa Gotica una vetrina del paese, un luogo in cui:

  • Esporre e pubblicizzare i prodotti di eccellenza del territorio (enogastronomici, artigianali, agricoli, di cui si è parlato nei punti 1, 2 e 3) e gli esercizi commerciali che li offrono;
  • Incontrare gli arquatesi ed i visitatori del territorio: istituire un “info point” sarebbe importante al fine di sintetizzare l’offerta commerciale dell’Arquatese ed il suo potenziale turistico, attraverso la diffusione di pieghevoli, libri, materiale fotografico e pubblicitario.

Istituire un mercatino dell’antiquariato a frequenza mensile, di medie dimensioni e di buona qualità, su cui investire in immagine per attrarre visitatori e vitalizzare il commercio del paese.
Riprendere una tradizione folkloristica tradizionale come il Palio dei rioni, pubblicizzarla e farne un occasione per far conoscere Arquata, per far parlare del nostro paese.
Proporre Arquata come fermata o capolinea di treni storici. L’esempio della vicina Ronco costituisce un grande successo, grazie all’impegno del gruppo di appassionati “Mastodonte dei Giovi”, che ha contribuito ad organizzare una mostra scambio di fermodellismo nei locali dell’ex cinema, due sagre in due luoghi diversi del paese, un piccolo mercatino, nel giorno di effettuazione del
treno storico proveniente da Genova. Il risultato dell’iniziativa è stato una festa all’aperto per tutto il paese, un’occasione per valorizzarlo e farlo conoscere.
Suggerire il paese come tappa per raduni di auto e moto d’epoca. In genere gli appassionati del settore cercano una cornice “d’altri tempi”, che completi il quadro offerto dal divertimento in sé del fare della strada sul proprio mezzo. Offrire loro la possibilità di immergersi in un’atmosfera di antichi sapori e suggestioni di una volta sarebbe un valore aggiunto da incontrarsi sulle strade dell’Appennino.
Istituire servizi navetta tra Arquata e Libarna, attivati nei giorni di mercatino o in concomitanza di altri eventi, che coinvolgano il pubblico e diffondano la conoscenza del territorio e della storia locale.
Attrezzare il centro storico (via Interiore, via Libarna, piazza Santo Bertelli, piazza San Rocco) con wi-fi gratis, allo scopo di rendere tutta l’area centrale del paese fruibile a chi accede ad internet attraverso il proprio dispositivo. L’iniziativa vuole essere un incentivo a frequentare abitualmente il centro, renderlo un salotto a cielo aperto al passo con i tempi!
La possibilità di collegare postazioni remote ad un’infrastruttura di rete pubblica aprirebbe nuovi scenari, come la realizzazione di percorsi multimediali con materiale audio/video scaricabile on demand ed inerente la zona attraversata o un particolare edificio, statua, manufatto, ecc. Il materiale audio video può essere di qualsiasi tipo: foto del passato, documenti di progetto, studi, foto di personaggi caratteristici, aneddoti (anche in formato audio, letti da voce narrante).
Posizionare paline turistiche dotate di “QR code”, visualizzabile via smartphone e dispositivi elettronici, in prossimità di luoghi di interesse storico, monumenti, sentieri per escursionisti nei boschi. Lo scopo è raccontare la storia del sito o elencare le caratteristiche del sentiero (pendenza, altitudine, difficoltà, lunghezza del circuito), ma anche fornire suggerimenti su dove e
cosa mangiare, informazioni di sicurezza e numeri utili in caso di necessità, quali animali si possano incontrare e come riconoscere le loro orme e la flora del territorio.
Organizzare periodicamente una caccia al tesoro per i più piccoli nel centro storico di Arquata ed in aree delle frazioni, opportunamente chiuse al traffico e rese sicure, perché i bambini giochino, si divertano per le strade e si abituino a conoscere il paese in cui crescono;
Promuovere l’iniziativa estiva del cinema all’aperto ad Arquata e nelle frazioni, con proiezione di film che incontrino l’interesse del pubblico e rendano vitale il luogo in cui viviamo.
Attrezzare e mantenere controllate ed in stato di decoro aree verdi per grigliate e picnic, come è stato fatto ad esempio nel Parco naturale delle Capanne di Marcarolo.

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