03. Accoglienza e Politiche Sociali

DIRITTI SOCIALI POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA
(Allegato n. 14 del “nuovo” DLgs n. 118/2011)

Sempre più vecchi e con sempre meno figli. Il rapporto Istat 2014 fotografa un’Italia con un poco invidiabile record mondiale, quello del più alto indice di vecchiaia. Invecchia fortemente il Sud, dove dal 2011 al 2041 la proporzione di ultrasessantacinquenni per 100 giovani con meno di 15 anni risulterà più che raddoppiata, passando da 123 a 278. Nello stesso periodo al Centro-Nord l’indice di vecchiaia aumenterà di oltre una volta e mezza, da 159 a 242. Intanto le nascite continuano a calare. Dal 2008, con l’avvio della crisi economica, si inverte il trend di crescita della natalità e della fecondità in atto dal 1995: nel 2013 gli iscritti in anagrafe per nascita erano poco meno di 515.000 bambini, circa 64.000 in meno in cinque anni e inferiori di 12.000 unità al minimo storico delle nascite del 1995. Questa nuova fase di denatalità non può non accelerare ulteriormente il processo di invecchiamento in atto.

Nel 2014 la popolazione di Arquata era di 6.385 abitanti di cui 3.086 maschi e 3.299 femmine, 2.480 nubili/celibi, 3.074 coniugati/e, 647 vedovi/e, 184 divorziati/e. Nel 2014 sono nati 39 bimbi, mentre sono morte 76 persone con un saldo naturale di -37.
L’indice di vecchiaia per il comune di Arquata Scrivia indica che ci sono 232,4 anziani ogni 100 giovani. L’indice di ricambio è 161,8 il che significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.
Gli stranieri residenti ad Arquata Scrivia al 1° gennaio 2015 sono 650 e rappresentano il 10,2% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 26,2% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dall’Ecuador (17,8%) e dall’Albania (13,7%). La popolazione scolastica era nello stesso periodo di 766 persone.

La distinzione dei diritti (fruizione di servizi, prestazioni, procedure e programmi di intervento) e delle modalità di accesso a un servizio o intervento si deve basare solo sulla diversità dei bisogni. Particolare attenzione deve essere rivolta alle persone e famiglie che versano in condizioni precarie di bisogno e disagio: non c’è nulla che sia ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali, sosteneva Don Milani.

Infine, nonostante l’invecchiamento della popolazione, pensiamo che Arquata possa tornare ad essere una Comunità attenta alle nuove generazioni, capace di costruire il proprio futuro, la propria continuità e il proprio rinnovamento, quanto più:

  • Sostiene e promuove quello che i giovani propongono attraverso le forme di aggregazione che costruiscono spontaneamente;
  • Assume gli adolescenti e i giovani come interlocutori attivi, in termini di crescita e di esercizio di una loro “cittadinanza”, in rapporto ai valori fondamentali sui quali si fondano i processi di coesione sociale (tolleranza, lotta al razzismo, rispetto dell’altro, cultura della pace, contrasto a qualsiasi tipo di discriminazione);
  • Promuove la consapevolezza nei ragazzi rispetto a ciò che li circonda e favorisce lo sviluppo di autonomia culturale e senso critico;
  • Si attiva attraverso il lavoro di rete che coinvolge i servizi e le agenzie territoriali che a vario titolo interagiscono con gli adolescenti, con azioni coordinate;
  • Promuove e incentiva le pratiche solidali e di aiuto, attivando tutte le risorse del territorio e coinvolge, ove possibile, gli stessi adolescenti in un’assunzione di responsabilità verso gli altri e la comunità.

Azioni locali pensando al territorio

La legge 328/2000, “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, garantisce ai cittadini un’informazione esatta, completa ed esaustiva sull’insieme dei servizi e delle prestazioni sociali.

Tra le azioni possibili sul territorio di Arquata e delle valli, da progettare in accordo con i Comuni limitrofi, abbiamo individuato i seguenti strumenti:

  • Un servizio di segretariato sociale, la cui funzione è quella di informare i cittadini sulle procedure per accedere ai servizi sociali, assistere le persone nell’espletamento delle pratiche e delle procedure necessarie per ottenere le prestazioni, svolgere attività di osservatorio sociale sulla zona di riferimento e analizzare i dati raccolti per contribuire al processo di programmazione degli interventi. Il servizio offre informazioni su tutto il welfare comunale, oltre ad accompagnare gli utenti sui percorsi amministrativi;
  • Un servizio di trasporto non sanitario, finalizzato sia a raggiungere le scuole di competenza per alcuni particolari soggetti con handicap, sia ad aiutare gli anziani, nella loro vita quotidiana, a svolgere alcune attività per le quali non hanno a disposizione o non possono utilizzare mezzi pubblici;
  • Un circolo di studio in cui si svolgano attività educative e corsi formativi con varie modalità e, di volta in volta, secondo le esigenze dell’utenza;
  • Uno sportello per le emergenze abitative, in grado di fornire le prime informazioni pratiche per fronteggiare la difficoltà;
  • Un servizio di integrazione culturale e linguistica per i nuovi cittadini.

Cosa può fare da subito il Comune?

Occorre lavorare per il mantenimento degli standard attuali nel presidio delle principali attività, migliorandone la disponibilità in risposta ai vari bisogni espressi dai cittadini: asilo nido, politiche a favore degli anziani, supporto alle famiglie, inclusione sociale, aiuto ai migranti, sostegno al reddito per le persone in difficoltà lavorativa. Tuttavia occorre operare per un migliore lavoro
di squadra, fornendo anche ai cittadini gli strumenti per essere reciprocamente di sostegno nelle diverse fasi della vita.

Per la realizzazione degli obiettivi, ci proponiamo di:

  • Individuare un operatore dedicato per il servizio di segretariato sociale;
  • Stipulare convenzioni con le associazioni di volontariato locali (Croce Verde, Avis) per esempio per fornire un mezzo con autista per il trasporto non sanitario;
  • Collaborare con le associazioni culturali del territorio (Università delle Tre Età, Mnemosyne) con interventi dedicati all’animazione sociale;
  • Allestire un dormitorio che possa dare accoglienza ai senza dimora e servire come punto di riferimento temporaneo per chi perde l’alloggio;
  • Ospitare i corsi di alfabetizzazione per stranieri e certificazione linguistica, in collaborazione con il CIPIE di Novi Ligure, presso i locali della scuola media;
  • Promuovere la fruibilità dei centri di aggregazione già esistenti in Arquata e nelle frazioni di Sottovalle, Rigoroso, Vocemola e Varinella e sostenere le loro attività con incentivi mirati;
  • Allestire o completare zone verdi protette per i giochi dei bambini in Arquata e nelle frazioni;
  • Promuovere un concorso di idee per la realizzazione di una ludoteca e di uno spazio di incontro per le mamme;
  • Rimuovere le barriere architettoniche in Arquata e nelle frazioni;
  • Favorire incontri tra immigrati e popolazione locale attraverso cene multietniche, seminari sulla situazione delle zone di provenienza dei migranti, incontri per la diffusione delle diverse culture;
  • Creare spazi e strumenti di relazione per i disabili e adulti in difficoltà.

Percorsi di sviluppo possibili – obiettivi

  • Progetto “linea d’ombra”: promozione del benessere, prevenzione del rischio e cura in adolescenza. La promozione del benessere implica un lavoro sul rafforzamento dei fattori protettivi, relativamente ai diversi ambiti fisico, psicologico e sociale nei contesti di famiglia, scuola e comunità, e finalizzato al sostegno della formazione, dell’ingresso nel mondo del lavoro ed allo sviluppo dell’empowerment individuale e di gruppo;
  • Attivazione di progetti di peer education per la prevenzione dei comportamenti a rischio e lo sviluppo delle competenze di cittadinanza attiva: si tratta di una strategia educativa che mira a favorire la comunicazione tra adolescenti, riattivando lo scambio di informazioni e di esperienze interne al gruppo dei pari;
  • Ampliamento e organizzazione delle opportunità di volontariato civico per gli anziani in attività utili alla collettività, dalla sorveglianza del traffico davanti alle scuole alla manutenzione di spazi verdi e locali civici;
  • Studio per la realizzazione di esperienze di co-housing per dare maggiore sostegno alle famiglie con necessità di assistenza di anziani e per creare rapporti di collaborazione tra single anziani e single giovani;
  • Azioni per il sostegno e l’incentivazione al successo formativo e prevenzione dell’abbandono scolastico mediante interventi di orientamento nelle scuole ma anche di servizio individuale per i ragazzi e le famiglie: disponibilità di un coach per la costruzione di un progetto di vita coerente con gli obiettivi e i talenti dei ragazzi;
  • Attivazione di progetti di servizio civile presso il Comune e le strutture ad esso collegate, in particolare per i progetti di peer education e di animazione sociale;
  • Diritto al lavoro anche per le persone disoccupate: percorso di sostegno alla ricerca attiva del lavoro. Il Comune si farà carico della richiesta presso l’Agenzia nazionale per le Politiche attive del Lavoro e l’agenzia regionale Piemonte Lavoro di uno sportello per l’impiego territoriale (utile anche per chi vive nelle Valli Borbera, Spinti e Lemme);
  • Progetto riqualificazione delle competenze di cura e istituzione di un Albo comunale delle professioni riconosciute (baby sitter, badanti, assistenti familiari) con possibilità di ricevere informazioni e selezionare i collaboratori. In collaborazione con i servizi ASL e i professionisti sanitari, si potrà realizzare anche un breve percorso di supporto all’attività dei care giver familiari e delle associazioni di volontariato, ovvero di tutte quelle figure non professionali che assistono persone malate, che necessitino di informazioni sulla propria patologia, sulla somministrazione di cure e farmaci e sui servizi;
  • Adozione sistematica e obbligatoria di pratiche di redistribuzione ai bisognosi del cibo e dei beni sprecati o in eccesso;
  • Creazione di un sito comunale per il baratto e la donazione di oggetti di seconda mano e di spazi fisici a supporto di tali attività nei quartieri;
  • Promozione della banca del tempo, struttura in grado di coordinare la disponibilità di tempo dei volontari e fornire informazioni a quanti abbiano bisogno di piccoli aiuti domestici o semplicemente di una buona relazione sociale;
  • Lotta ovunque possibile al videopoker e al gioco d’azzardo.
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