Rapporti con le associazioni arquatesi e dei paesi limitrofi, con il personale comunale, gestione organizzativa ed economica e scuola

Rapporti con le associazioni arquatesi e dei paesi limitrofi
Perché sono il lievito del nostro essere comunità e dello stare assieme. Ad esse bisogna guardare con l’attenzione ed il rispetto che si deve a chi volontario compie un’attività sussidiaria, sancita dalla Costituzione ed indispensabile. Esse sono fragili cristalli e come cristalli vanno tutelate.
Rapporti con il personale comunale
Il Comune è una struttura complessa e la gestione organizzativa dell’insieme di persone che lo compongono non è semplice. Il motto crediamo debba essere “lavorare con soddisfazione”. La partecipazione si sostanzia a partire dal coinvolgimento del personale comunale, che deve fattivamente collaborare per un obiettivo di mandato.
Gestione organizzativa ed economica
La questione organizzativa è la prima condizione per avere personale sereno e risultati nella gestione amministrativa. Il personale va adeguatamente motivato e coinvolto. Troppi anni e troppi soldi sono stati spesi senza che se ne possano godere appieno i frutti. Il periodo storico impone una politica attenta di utilizzo delle risorse, che altro non sono se non le tasse versate dai cittadini. Questi ultimi dovranno essere il più possibile coinvolti. Dovranno essere adottati nuovi strumenti come il bilancio partecipativo e il bilancio sociale. Siamo una piccola realtà e il segnale da dare è quello della parsimonia e della contenutezza. Dopo aver speso, amministrazione dopo amministrazione, i soldi dei cittadini in maniera non oculata, oggi c’è bisogno di una visione generale e di smetterla di rincorrere una sorta di consumismo delle opere pubbliche. Non serve fare le “grandi cose” che appaghino l’occhio, ma una buona amministrazione contenuta nelle spese, al servizio del cittadino, al suo fianco nelle esigenze quotidiane e, in tempi di crisi, che porti avanti nel miglior modo possibile, al minor costo, i guai ereditati che sono tanti e grossi.
Scuola
È il motore fondamentale di ogni cambiamento. Sottovalutata, derisa, sottofinanziata da ogni governo degli ultimi 30 anni, almeno. Noi la intendiamo aperta ed inserita nel nostro agire di amministratori a pieno titolo. E’ il luogo da cui partire per ogni esperienza nuova che vogliamo condividere con i nostri concittadini. Nella scuola si debbono apprendere i fondamenti del nostro vivere quotidiano e del nostro Stato: in primis la nostra Costituzione e l’antifascismo. Sulla scuola porremo tutto il nostro interesse perché in essa e con essa si genera il reale cambiamento.

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